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L’importanza dei dati nelle decisioni strategiche aziendali

Viviamo in un’epoca in cui i dati sono considerati il nuovo oro. Tuttavia, l’abbondanza di numeri e informazioni non garantisce automaticamente decisioni migliori. I dati, di per sé, non sono sufficienti: devono essere interpretati e contestualizzati per fornire un reale valore. La Business Intelligence (BI) si occupa proprio di questo: trasformare dati grezzi in insight strategici.


Dati e Decisioni: un rapporto complesso

Molti manager si affidano ai dati pensando che questi possano offrire risposte definitive. Tuttavia, Cassie Kozyrkov, Chief Decision Scientist di Google, ha evidenziato in un articolo pubblicato su Harvard Business Review  (The First Thing Great Decision Makers Do, 25 giugno 2019) che il primo passo in un processo decisionale efficace non è immergersi nei numeri, ma stabilire un’azione di default.

Questa pratica è fondamentale per noi, dove la Business Intelligence guida le decisioni aziendali in modo strutturato. In BIportal, i dati non vengono semplicemente raccolti, ma analizzati e interpretati per supportare scelte strategiche ponderate. Senza un quadro di riferimento chiaro, i dati rischiano di essere solo numeri privi di significato.

Pensiamo a un caso pratico. Un’azienda deve decidere se investire in una campagna pubblicitaria su un nuovo mercato. Il manager stabilisce come default di non procedere, ritenendo che il rischio di un flop superi i benefici in assenza di certezze. Poi definisce i criteri: “Se i dati mostrano che il 70% del pubblico target è attivo su quel canale e il costo per acquisizione è inferiore a 50 euro, investirò”. Con questa cornice, i dati diventano un alleato: non dettano la scelta, ma la informano in modo mirato. Senza questa disciplina, il manager potrebbe perdersi in un mare di numeri, inseguendo metriche irrilevanti o cadendo vittima dell’Ikea effect – l’attaccamento irrazionale a un progetto solo perché vi ha investito tempo ed energia.


La Business Intelligence: da dati a informazioni utili

Il problema principale dell’approccio puramente “data-driven” è che i numeri da soli non prendono decisioni. Guardiamo un report, individuiamo un trend e spesso usiamo questi dati per confermare ciò che già pensavamo. Questo fenomeno, noto come bias di conferma, porta a interpretazioni distorte e scelte errate.

BIportal permette di evitare questi errori fornendo strumenti avanzati per l’analisi dei dati e la loro contestualizzazione. Ad esempio, invece di guardare semplicemente un aumento nelle vendite, la piattaforma aiuta a comprendere il “perché” dietro quei numeri:

  • È frutto di una strategia di marketing efficace?
  • Dipende da una variazione stagionale?
  • Si tratta di un trend sostenibile o solo di un picco temporaneo?

Solo con queste risposte si può prendere una decisione realmente informata.


Interpretazione e Contesto: Il Cuore della Business Intelligence

Un manager che usa BIportal per analizzare il mercato deve prima stabilire una strategia chiara:

  • Quali dati sono veramente rilevanti?
  • Quali criteri devono essere soddisfatti per giustificare un investimento?
  • Quanto rischio è accettabile?

Senza questa cornice, anche il miglior software di BI non può evitare che le decisioni siano guidate da intuizioni personali piuttosto che da evidenze reali. La Business Intelligence non è solo un insieme di strumenti tecnologici, ma una disciplina che permette di dare significato ai dati, trasformandoli in conoscenza utile.


Dati come Strumenti, Non come Oracoli

In un mondo ossessionato dai big data e dall’intelligenza artificiale, il messaggio di Kozyrkov e il paradosso di von Foerster ci riportano a una verità essenziale: decidere è un’arte umana. I dati sono preziosi – W. Edwards Deming non aveva torto nel dire “In God we trust. All others bring data” – ma non sono la risposta. Sono una bussola, non la destinazione. Stabilire un’azione di default, inquadrare il contesto e usare i numeri per testare le nostre ipotesi ci permette di navigare l’indecidibilità senza esserne sopraffatti. Il grande decisore non è chi si nasconde dietro un report, ma chi ha il coraggio di affrontare l’ignoranza, scegliere una direzione e poi lasciare che i dati lo guidino – o lo sorprendano. In questo equilibrio tra razionalità e intuizione, tra misura e scoperta, risiede la vera forza del processo decisionale. I dati ci rendono più veloci, più precisi, più informati, ma non ci liberano dal paradosso: alla fine, siamo noi a decidere.


BIportal: Dati Come Strumenti, Non Come Oracoli

In piattaforme come BIportal, il vero valore della Business Intelligence emerge quando i dati vengono letti con occhio critico. Non si tratta di affidarsi ciecamente ai numeri, ma di integrarli in una strategia che tenga conto del contesto aziendale.

Come affermava il grande statistico W. Edwards Deming: “In God we trust. All others bring data”. Ma i dati da soli non bastano. Serve la capacità umana di interpretarli, collegarli alla realtà aziendale e usarli per prendere decisioni consapevoli.

BIportal rende tutto questo possibile, aiutando le aziende a navigare la complessità dei dati senza esserne sopraffatte.

  • Posted by Redazione Biportal
  • On 18 Marzo 2025

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