
Von der Leyen: dall’Europa 500 milioni per attrarre scienziati da tutto il mondo
Durante un evento all’Università della Sorbona di Parigi, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, affiancata dal presidente francese Emmanuel Macron, ha annunciato un ambizioso piano europeo per l’innovazione.
Von der Leyen ha presentato un nuovo programma da 500 milioni di euro per il biennio 2025-2027, con l’obiettivo di trasformare l’Europa in un centro d’attrazione per scienziati e ricercatori da tutto il mondo. «Con questo pacchetto – ha spiegato – vogliamo sostenere i migliori talenti della ricerca, sia europei che internazionali». Tra le novità principali, la creazione di una “super sovvenzione” settennale, gestita dal Consiglio Europeo della Ricerca, pensata per garantire stabilità e visione a lungo termine ai progetti scientifici più promettenti.
Il piano rappresenta un’azione senza precedenti, mirata a contrastare la fuga dei cervelli verso Stati Uniti, Regno Unito o Asia, e a rendere il continente europeo più competitivo. La “super grant” offrirà fondi duraturi a gruppi di ricerca di eccellenza, promuovendo iniziative di grande rilevanza scientifica e sociale.
L’iniziativa, accolta con favore da Macron, si inserisce in una strategia più ampia volta a rilanciare il ruolo dell’Europa nell’innovazione, dopo anni in cui molti ricercatori hanno lasciato il continente. T
Il contesto globale e la sfida della concorrenza
L’annuncio della Commissione arriva in un momento in cui la competizione globale per attrarre i migliori ricercatori è altissima. Stati come Stati Uniti, Cina, Regno Unito e Singapore investono ingenti risorse per assicurarsi i cervelli più brillanti. Senza un’azione decisa, l’Europa rischiava di perdere terreno, soprattutto in settori cruciali come l’intelligenza artificiale, le biotecnologie, le energie rinnovabili e l’esplorazione spaziale.
Con l’introduzione del nuovo pacchetto da mezzo miliardo di euro e della sovvenzione a lungo termine del Consiglio Europeo della Ricerca, Bruxelles vuole riaffermare il proprio ruolo guida e mandare un messaggio chiaro: l’Europa è pronta a investire seriamente nel sapere, purché si tratti di progetti ambiziosi, interdisciplinari e a lungo respiro.
I prossimi sviluppi
Il piano verrà esaminato nei prossimi mesi dal Parlamento europeo e dal Consiglio, con l’intenzione di attivare i primi fondi già nel corso del 2025. Tra i criteri di selezione promessi dalla Commissione ci sono la trasparenza, valutazioni indipendenti e l’attenzione a progetti che creino sinergie tra università, centri di ricerca e imprese.
Molti esponenti del mondo accademico hanno accolto con entusiasmo la proposta. Il rettore dell’Università di Lovanio l’ha definita «un’occasione storica per costruire un vero spazio europeo della conoscenza». Tuttavia, resta aperta la questione della distribuzione equa dei fondi, sia in termini geografici che di opportunità.
In un’Europa che aspira a diventare leader mondiale nell’innovazione, la sfida non si limita ad attrarre i migliori talenti: è fondamentale permettere loro di crescere e lavorare in qualsiasi parte dell’Unione. Un obiettivo ambizioso, ma fondamentale per il futuro del continente.
- Posted by Redazione Biportal
- On 5 Maggio 2025